Se si è in possesso di un immobile per le vacanze in Europa, di un trust familiare o se si fa affidamento sugli sgravi fiscali nel Regno Unito, la Brexit potrebbe avere un impatto significativo.
I trust sono veicoli inestimabili per trasferire ricchezza alla famiglia. I beni detenuti in un trust familiare non appartengono a nessun membro della famiglia e quindi sono protetti da pretese dei loro coniugi, partner, creditori.
Sono state introdotte modifiche al sistema di privacy attraverso la cooperazione dell’Unione Europea in materia di trasparenza fiscale. Ciò significa che i trust devono, ora, registrare i dettagli personali della persona che ha finanziato il trust, i fiduciari ed i beneficiari all’HMRC. I trust devono anche registrare, separatamente con l’HMRC, qualsiasi persona ad essa connessa che non abbia alcun legame con il Regno Unito. Questa informazione non è disponibile al pubblico, quindi i trust sono ancora privati. Tuttavia, questi obblighi di denunciare all’HMRC, insieme alle norme sulla protezione dei dati, indicano che è più difficile includere qualcuno come beneficiario di un trust senza fornire informazioni, in quanto devono essere rese tutte le informazioni richieste dalle autorità fiscali. Al fine di preservare la privacy, la costituzione di un trust richiede una maggiore attenzione e l’inclusione delle persone prevede una consulenza più personalizzata. Queste sono sfide superabili ed i trust rimangono un veicolo preferito per molte famiglie che passano e detengono ricchezza.
L’esenzione dall’imposta di successione del Regno Unito sul valore delle proprietà agricole si estende attualmente alle proprietà situate nello Spazio economico europeo. Sono, inoltre, consentiti gli sgravi fiscali sulle plusvalenze per le proprietà agricole nel SEE. Questo per garantire la compatibilità con le norme europee sulla libera circolazione. L’estensione di questi rilievi potrebbe essere a rischio dopo la Brexit e influire sui piani di successione.
Gli sgravi fiscali del Regno Unito, su una donazione o in caso di successione, possono estendersi a enti di beneficenza situati nel SEE. Anche in questo caso è stata garantita la compatibilità con le norme dell’Unione Europea sulla libera circolazione. Se sei un cittadino del SEE ma non risiedi nel Regno Unito e ricevi entrate nel Regno Unito, attualmente godi di un’indennità personale relativa all’imposta sul reddito nel Regno Unito ma tale sollievo potrebbe essere a rischio dopo la Brexit ecco perché potrebbe essere richiesta una consulenza personalizzata sulla tassazione delle entrate.
Se possiedi una casa per le vacanze in Europa, potresti voler scrivere o modificare la tua volontà prima del 1° Novembre 2019. In caso di morte, sarà la Legge a decidere la successione della proprietà, potendosi applicare la Legge del Paese in cui è situata la proprietà stessa. Il regolamento sulla successione dell’Unione Europea consente l’applicazione della Legge scozzese che riconosce la libertà di individuare l’erede della proprietà. Molti paesi Europei prevedono normative che, ad esempio, ti impediscono di lasciare l’intera proprietà al coniuge. La Legge scozzese non prevede alcuna limitazione.
Sembra, dunque, preferibile richiedere l’applicazione della Legge scozzese. Si dubita che questo regolamento europeo possa essere utilizzato efficacemente dai residenti britannici dal momento che il Regno Unito non ha aderito a quest’ultimo. Per questo motivo, il sistema legale scozzese continua ad applicare la Legge del paese in cui si trova la casa, quindi nel paese europeo in cui si possiede la proprietà.
In uno scenario post-Brexit, può darsi che l’Unione Europea continuerà a rispettare i desideri espressi in precedenza. Dopo il 31 ottobre, in caso di redazione o modifica del testamento o acquisto di una nuova casa per le vacanze in Europa, qualora si conserva il domicilio scozzese anche post mortem, la Scozia continuerà ad applicare la Legge del paese in cui si trova l’immobile. Se lo stato dell’Unione Europea applicherà la propria Legge, o quella espressa nella tua volontà, è meno chiaro.
Alcuni Paesi dell’Unione Europea applicano un’imposta patrimoniale sulle attività detenute da cittadini di paesi terzi. I cittadini del Regno Unito con case straniere potrebbero non essere più tutelati da tali tasse quando non saranno più riconosciuti come cittadini europei.
Appare chiaro che la Brexit comporta cambiamenti che possono avere un impatto sulle persone e sulla loro tassazione e successione personale; sarà, pertanto, richiesto un consiglio ponderato.