Nel bilancio presentato il 29 Ottobre 2018, il governo aveva annunciato l’introduzione dell’’Expanded Retail Discount (uno sgravio fiscale) per gli anni 2019/20 e 2020/21. A causa dell’emergenza Coronavirus, l’11 Marzo il governo ha comunicato che lo sgravio sarà del 100% e riguarderà anche ai settori dell’hospitality.
Tale sgravio fiscale verra’ applicato a negozi al dettaglio, attivita’ ricreative e settore hospitality (ristoranti, bar, caffetterie, ecc) per il 2020/2021.
Come sarà attuato lo sgravio fiscale?
Siccome si tratta di una misura che verra’ introdotta solo per il periodo 2020/2021, il governo ha deciso di non modificare la legislazione relativa agli sgravi fiscali disponibili sulle proprieta’.
Diversamente, il governo, in linea con i criteri previsti di seguito, prevede di rimborsare le autorita’ locali che faranno uso dei loro poteri discrezionali per concedere l’esenzione. Saranno quindi le singole autorita’ locali a dover adottare degli schemi idonei a individuare in quali casi concedere gli sgravi.
Benché nella fase iniziale tali misure erano state previste solo per una ridotta categoria di proprietà il governo ha sottolineato che l’estensione ad altre attività non comprometterà la possibilità di essere ammessi allo schema dell’Expanded Retail Discount.
Le autorità locali avrebbero già dovuto compilare il modello NNDR1 per l’anno 2020/21. Nei prossimi giorni sarà loro richiesto di fornire ulteriori informazioni sui costi totali che dovranno sostenere per applicare uno sgravio del 100%.
Quali proprietà beneficeranno dello sgravio?
Le proprietà che beneficeranno dello sgravio saranno quelle adibite interamente o principalmente a:
- Negozi, ristoranti, bar, cinema o locali di musica dal vivo;
- Luoghi di assemblea e aggregazione sociale;
- Hotels e altre strutture di pernottamento.
Nella categoria di negozi, ristoranti, bar e cinema sono da considerare tutte le attività commerciali aperte al pubblico:
- Negozi (fiorai, macellai, gioiellieri, off licences, farmacie, supermercati, etc);
- Negozi di beneficenza;
- Ottici;
- Uffici postali;
- Negozi di arredamento;
- Autoconcessionarie;
- Mercati;
- Stazioni petrolifere;
- Gallerie d’arte.
Rientrano nella stessa categoria tutte le attività che forniscono al pubblico i seguenti servizi:
- Parrucchieri e servizi estetici;
- Negozi addetti alle riparazioni;
- Agenzie di viaggi;
- Lavanderie;
- Negozi di elettrodomestici.
Ancora le attivita’ addette alla vendita di cibo e bevande:
- Ristoranti;
- Takeaways;
- Coffee shops;
- Pubs;
Vanno aggiunti i locali adibiti a sale cinema.
Non sono esclusi dalla categoria in esame i locali utilizzati per eventi di musica live:
- Locali dedicati esclusivamente o parzialmente a spettacoli di musica live allo scopo di intrattenere il pubblico. Non appartengono a questa categoria i nightclub o i teatri;
- Locali utilizzati per attività strettamente connesse a quelle di musica dal vivo che non contraddicano l’uso di destinazione del bene;
In alcuni casi è difficile distinguere tra luoghi dedicati alla musica dal vivo e studi di registrazione. Per maggiore chiarezza è opportuno un rimando alla sezione 182 del Licensing Act 2003.
Si considerano, invece, luoghi di assemblea e aggregazione, quelli destinati allo sport e altre attività di piacere, quali:
- Centri sportivi;
- Musei e gallerie d’arte;
- Nightclubs;
- Teatri;
- Attrazioni turistiche;
Ancora:
- Luoghi pubblici;
- Clubs ed enti.
Infine:
- Hotels e altre strutture alberghiere;
- Case vacanze;
- Parcheggi per roulottes.
È importante sottolineare che la destinazione d’uso dei locali indicati è una condicio sine qua non per il riconoscimento dello sgravio fiscale. La chiusura dei locali in esame a causa del Coronavirus non impedisce agli stessi di beneficiare dell’aiuto governativo; anche in caso di chiusura temporanea per l’emergenza in questione, infatti, gli stessi locali verranno considerati come occupati ai fini dello sgravio.
Considerata la varietà degli usi è possibile che alcune attività non siano riportate tra quelle elencate.
Il governo non riconosce, invece, questo vantaggio alle attività di seguito elencate. Anche in questo caso, però, la scelta e’ rimessa alla discrezionalità delle autorità locali.
Sono esclusi dall’agevolazione quei locali che svolgono:
- Servizi finanziari (istituti di credito, sportelli per il prelievo, centri scommessa);
- Servizi vari (agenzie immobiliari, agenzie di collocamento);
- Servizi medici (dentisti, veterinari, dottori, osteopati);
- Servizi professionali (avvocati, commercialisti, assicuratori);
- Casino e club di scommesse.
Allo stesso modo, tutti i locali che non prevedono l’accesso al pubblico.
In linea con le disposizioni contenute nella sezione 47 del Local Government Finance Act 1988, le autorità che decidono la concessione degli sgravi non possono scegliere di applicarlo a sé stesse.
Quale sarà la percentuale dello sgravio?
Per ciascuna proprietà il governo concede uno sgravio del 100% sulle business rates, dopo eventuali sgravi obbligatori.
La possibilita’ di godere dello sgravio in questione e lo sconto stesso verranno valutati e calcolati su base giornaliera. La seguente formula verra’ utilizzata per determinare l’ammontare dello sgravio da concedere in una giornata nell’arco del periodo fiscale 2020/2021:
Ammontare dello sgravio da concedere = V, laddove
V corrisponde alla tassa giornaliera per un determinato bene dopo l’applicazione di eventuali agevolazioni obbligatorie, escluse alcune tra cui il pubs discount e quelle agevolazioni dove le autorita’ locali hanno fatto uso dei loro poteri discrezionali in base al Localism Act.
Ancora, determinati sgravi vanno calcolati non tenendo conto di eventuali assestamenti per gli anni precedenti che sono dovuti in quella giornata.
Vista l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, l’accordo di recesso prevede che nel periodo transitorio continueranno ad applicarsi le regole vigenti sotto il controllo della Commissione Europea.
Il governo ha notificato all’Unione Europea l’intenzione di modificare l’imposizione fiscale delle non-domestic property (tutte le attività sopra elencate) cosi da affrontare al meglio l’emergenza da Coronavirus e utilizzare lo schema Expanded Retail Discount come aiuto di stato.