Scozia: Il recupero crediti

Home / Blog / Scozia: Il recupero crediti

Se un soggetto vanta un credito superiore a 750 sterline nei confronti di una società o superiore a 1.500 sterline nei confronti di un individuo o di una società di persone, e’ possibile emettere un documento noto come statutory demand. Si tratta di un procedimento stragiudiziale. Una volta notificata la richiesta, il debitore ha 21 giorni di tempo per rispondere alla richiesta, effettuando il pagamento o negando l’esistenza del debito.

Se il pagamento non viene effettuato o non viene data alcuna risposta, il creditore può procedere. Nel caso di una società, può essere invocata come base per dimostrare che la società non è in grado di pagare i propri debiti ai sensi della sezione 123 dell’Insolvency Act 1986. Per quanto riguarda una persona fisica, la scadenza della richiesta e’ valida per dimostrare lo stato di apparente insolvenza del debitore ai sensi del Bankruptcy (Scotland) Act 2016.

I crediti possono, poi, essere recuperati in via giudiziale secondo varie procedure, di seguito illustrate.

Procedura semplificata

Può essere utilizzata per debiti fino a 5.000 sterline. L’azione giudiziaria viene avviata quando la persona a cui è dovuto il credito, nota come claimant, prepara un modulo di richiesta – Claim Form – che delinea i dettagli del credito e fornisce eventuali documenti a sostegno della richiesta. Il modulo viene quindi depositato in tribunale. Una copia del modulo viene notificata al debitore, noto come respondent. Il tribunale comunica, inoltre, il termine entro il quale il convenuto deve presentare la propria difesa o effettuare il pagamento.

Se il convenuto non risponde al modulo, il ricorrente potra’ rivolgersi al tribunale per ottenere una decisione.

Se il convenuto manifesta l’intenzione di contestare la richiesta di risarcimento, l’ufficiale giudiziario invierà first written orders entro due settimane dalla data in cui il tribunale ha ricevuto il modulo di risposta. Il contenuto di tale documento può avere ad oggetto:

  • Il rinvio del caso alla risoluzione alternativa delle controversie;
  • L’organizzazione di una case management discussion;
  • La fissazione di un’udienza;
  • Se l’ufficiale giudiziario ritiene che sia possibile prendere una decisione senza un’udienza, indicare che questa è l’intenzione del Tribunale; oppure
  • Eventuale archiviazione del caso.

Azione ordinaria

Può essere utilizzata per crediti superiori a 5.000 sterline. Il creditore, detto pursuer, prepara un atto iniziale di richiesta di decreto ingiuntivo e lo deposita presso il tribunale. L’atto viene quindi notificato al difensore. Il difensore ha 21 giorni di tempo dalla notifica dell’atto per decidere quale azione intraprendere. Il difensore può rispondere in vari modi alla notifica dell’atto.

Se il difensore non fa nulla, il creditore può, allo scadere dei 21 giorni, richiedere l’emissione del decreto. Se il difensore ammette l’esistenza del credito e fa un’offerta di pagamento, il creditore compila un apposito modulo e lo invia al tribunale. Se l’offerta non è accettabile, il caso procedera’ davanti al tribunale, che deciderà se concedere o meno il decreto ingiuntivo.

Misure cautelari

Se si teme che un debitore venda i propri beni per evitare di pagare un debito, e’ possibile chiedere al tribunale l’applicazione di misure cautelari. Tali misure impediscono al debitore di alienare (vendere) o gravare qualsiasi terreno o edificio di sua proprietà. Per ottenere tali misure, e’ necessario dimostrare:

  • Di avere un titolo valido, come risultante dall’atto giudiziario;
  • Che esiste il rischio che un eventuale decreto sia vanificato dall’insolvenza della parte debitrice o dal fatto che i beni siano stati rimossi, occultati o alienati impedendo così il recupero del credito;
  • l’uso della diligenza è ragionevole in tutte le circostanze del caso.

Se viene concessa la misura cautelare, questa dovra’ essere registrata e notificata e durerà fino alla conclusione dell’azione giudiziaria.

Pignoramento

Se e’ stato avviato un procedimento giudiziario contro un debitore e vi e’ il rischio che non sia in grado di pagare alla conclusione del procedimento, e’ possibile richiedere una garanzia sulla capacità del debitore di effettuare il pagamento in attesa dell’esito del procedimento. Il pignoramento è una procedura che consente a un creditore di chiedere di rimuovere determinati beni di proprietà del debitore e di venderli per ripagare il debito dovuto. Il pignoramento provvisorio limita la capacità del debitore di gestire i beni mobili in suo possesso e viene utilizzato raramente, poiché i beni che possono essere pignorati sono limitati.

A seguito di un decreto del tribunale, vi sono vari metodi di esecuzione, di seguito descritti.

Richiesta di pagamento

Una volta ricevuto un decreto che ordina a un debitore di effettuare un pagamento, e’ possibile incaricare gli ufficiali giudiziari per la notifica di un’ingiunzione di pagamento in forma scritta al debitore, chiamata Charge for Payment. Il debitore avrà a disposizione un periodo di 14 giorni per pagare le somme richieste. Se il pagamento non viene effettuato entro 14 giorni, e’ possibile avviare una procedura di insolvenza o di fallimento contro il debitore.

Pignoramento del conto corrente

E’ possibile richiedere il pignoramento dei conti correnti del debitore. Ciò fa si’ che la banca trattenga le somme detenute sul conto corrente corrispondenti al valore del debito, per poi versarle e trasferirle al creditore.

Se il debitore è una persona fisica, il denaro presente sul conto deve essere superiore al saldo minimo legale protetto, attualmente di 1.000 sterline.

Se non si conoscono i dettagli del conto bancario del debitore, gli ufficiali giudiziari possono notificare i cosiddetti speculative arrestments alle banche presso cui si pensa che il debitore abbia il proprio conto corrente.

Pignoramento dello stipendio

Se il debitore è una persona fisica e si conosce il luogo di lavoro, gli ufficiali giudiziari possono notificare al datore di lavoro del debitore un piano di pignoramento dello stipendio, che lo obbliga a effettuare detrazioni dai guadagni del debitore e a versarle al creditore. Se il datore di lavoro non rispetta tali indicazioni, può essere ritenuto responsabile del pagamento integrale del debito.