Il Budget del 3 marzo ha rivelato che, a seguito della Brexit, l’applicazione della Direttiva sugli Interessi e sulle Royalties da parte del Regno Unito sara’ abrogata a partire dal 1 ° giugno 2021. I gruppi multinazionali dovranno, percio’, rivedere le proprie strutture per verificare se le societa’ residenti fiscali nel Regno Unito che pagano interessi o royalties a entità associate in Stati membri dell’Unione Europea dovranno trattenere l’imposta alla fonte e pagarla ad HMRC.
Ai sensi della Direttiva sugli Interessi e sulle Royalties dell’UE, non è previsto l’obbligo di trattenere l’imposta alla fonte sui pagamenti di interessi o royalties a entità associate residenti in altri Stati membri dell’UE, a condizione che siano soddisfatte determinate condizioni.
Dopo la fine del periodo di transizione, la Direttiva ha cessato di applicarsi ai pagamenti effettuati da entità residenti nell’Unione Europea a società associate nel Regno Unito. Ciò significa che la ritenuta alla fonte si applica, potenzialmente, a tali pagamenti (se applicabile ai sensi della legislazione nazionale dello Stato membro di residenza del contribuente), all’aliquota specificata nel trattato sulla doppia imposizione tra il Regno Unito e lo Stato membro interessato. In alcuni casi, il pagamento non e’ dovuto. In altri casi, e’ prevista la ritenuta alla fonte a un’aliquota inferiore rispetto all’aliquota prevista dal diritto interno. Una situazione simile si ha per il pagamento dei dividendi ai sensi della Direttiva sulle Società Madri e Figlie dell’UE.
Ai sensi della legge britannica, la ritenuta alla fonte si applica ai pagamenti di interessi e royalties a beneficiari non residenti nel Regno Unito. I pagamenti effettuati dal Regno Unito hanno beneficiato delle disposizioni della Direttiva, che sono state recepite nella legislazione britannica e sono rimaste in vigore fino alla fine del periodo di transizione. Nel Budget del 3 marzo e’ stato annunciato che il Regno Unito abroghera’ tale legge con effetto dal 1 ° giugno 2021. Da tale data, la ritenuta alla fonte si applicherà ai pagamenti dal Regno Unito ai residenti degli Stati membri dell’UE all’aliquota specificata nel trattato sulla doppia imposizione tra il Regno Unito e lo Stato membro interessato. In alcuni casi, ad esempio, al pagamento di una royalty a un residente in Lussemburgo verrà applicata una ritenuta alla fonte del 5%.
Sono previste disposizioni antievasione cosi’ che qualsiasi tentativo di accelerare i pagamenti con lo scopo principale di trarre vantaggio dalla legge attuale comporterà l’applicazione delle nuove disposizioni a tali pagamenti, con effetto dal 3 marzo (anziché il 1 ° giugno). Un emendamento simile non è necessario per quanto riguarda la direttiva sulle società madri e figlie poiché il Regno Unito non impone la ritenuta alla fonte sui dividendi.
Il Regno Unito è, al momento, coinvolto in trattative con un certo numero di Stati membri dell’UE per rinegoziare i termini dei trattati sulla doppia imposizione e cio’ potrebbe portare alla rimozione di alcuni o tutti i potenziali costi della ritenuta alla fonte. Fino a quando ciò non accadrà, i gruppi societari dovranno essere consapevoli del fatto che la ritenuta alla fonte sarà, probabilmente, un problema sia per i pagamenti in entrata che in uscita dal Regno Unito relativi a interessi e royalties. Se l’imposta è stata trattenuta, potra’ essere recuperata dal beneficiario ma si applicano limiti all’importo che può essere recuperato ed il processo e’ piuttosto complesso.