Quando si stipula un contratto, di solito vengono fatte una serie di dichiarazioni che definiscono i dettagli e il contesto del rapporto commerciale. Se una parte stipula un contratto facendo affidamento su una dichiarazione che in seguito si rivela falsa, si parla di misrepresentation, ovvero falsa dichiarazione.
La falsa dichiarazione non deve necessariamente essere contenuta in un documento scritto, potendo infatti essere un’informazione fornita nel corso di una conversazione, riunione o presentazione.
Se la falsa dichiarazione può essere provata, il tribunale potra’ ordinare la risoluzione del contratto e, se si è verificata una perdita, alla parte innocente può essere concesso il risarcimento dei danni.
Tre sono le tipologie di false dichiarazioni:
- Falsa dichiarazione fraudolenta;
- Falsa dichiarazione negligente; e
- Falsa dichiarazione innocente.
Falsa dichiarazione fraudolenta
La falsa dichiarazione fraudolenta si basa sull’inganno. Si verifica in quelle situazioni in cui è stata resa una falsa dichiarazione che ha indotto l’altra parte a stipulare un contratto. Si applica a una dichiarazione falsa che è fatta consapevolmente, senza credere nella sua verità e incautamente o con noncuranza circa la sua veridicita’.
I tribunali valuteranno se al ricorrente e’ stata resa una dichiarazione falsa, se colui che ha rilasciato tale dichiarazione sapeva che la la dichiarazione era falsa, se intendeva che il ricorrente facesse affidamento su tale dichiarazione e se il ricorrente ha subito dei danni in conseguenza dell’affidamento su tale dichiarazione.
Il ricorrente deve dimostrare che la controparte era a conoscenza del fatto che la dichiarazione era falsa o fosse, almeno, noncurante del fatto che fosse falsa.
È, inoltre, necessario dimostrare che il ricorrente non avrebbe stipulato il contratto se non fosse stata resa tale dichiarazione. Se il ricorrente riesce a provare la falsita’ della dichiarazione, il tribunale può ordinare la risoluzione del contratto nonché il risarcimento del danno derivante da tale dichiarazione.
Falsa dichiarazione negligente
Se viene resa una dichiarazione che risulta essere negligente, il ricorrente si è basato su tale dichiarazione per stipulare un contratto e ha subito un danno in conseguenza di tale dichiarazione, si tratta di una falsa dichiarazione negligente.
La negligenza si verifica quando la persona che fa la dichiarazione la fa con noncuranza o senza ragionevoli motivi per ritenere che sia vera.
Se si può dimostrare che la dichiarazione è falsa, allora la parte che l’ha resa dovrà dimostrare che fosse ragionevole ritenere che fosse vera.
Il Misrepresentation Act 1967 prevede che i danni possano essere riconosciuti alla parte innocente in luogo della risoluzione del contratto.
Falsa dichiarazione innocente
La falsa dichiarazione innocente si verifica quando una dichiarazione falsa viene fatta da qualcuno che crede sinceramente che sia vera e la dichiarazione induce una parte a stipulare un contratto.
In tali casi, il tribunale può ordinare la risoluzione del contratto come rimedio o, qualora opportuno, il risarcimento dei danni in luogo della risoluzione, sebbene il tribunale preferisca, di solito, pronunciarsi in favore della risoluzione contrattuale.
Rimedi contro la falsa dichiarazione
Se una dichiarazione falsa e’ inclusa nei termini contrattuali, la parte innocente potrebbe essere in grado di presentare un’azione per violazione del contratto. Ciò risulta piu’ facile da provare rispetto a false dichiarazioni fraudolente o negligenti.
I danni per violazione del contratto mirano a rimettere la parte innocente nella posizione in cui si sarebbe trovata se la violazione non si fosse verificata. In alcuni casi, e’ possibile richiedere i danni per le perdite subite a seguito della violazione.
Il rimedio piu’ comune è la risoluzione del contratto.
Il richiedente dovra’ dimostrare che i danni subiti derivano dalla falsa dichiarazione e che tali danni non sono troppo remoti.
Una rappresentazione è una dichiarazione di fatto e va tenuta distinta da una clausola contrattuale, che e’ una disposizione contenuta in un contratto. Nessun obbligo contrattuale deriva da una rappresentazione, ma potrebbe dar luogo a misrepresentation.
Il tribunale deciderà se una dichiarazione resa prima della conclusione di un contratto è una rappresentazione o una clausola contrattuale e nel farlo, valutera’ quanto segue:
- Se la persona a cui è stata fatta la dichiarazione ne ha verificato l’esattezza;
- Se la dichiarazione aveva lo scopo di impedire al ricorrente di scoprire un vizio;
- Quanto è importante o significativa la dichiarazione per il ricorrente;
- Se si tratta di una clausola contrattuale scritta o di una dichiarazione facente parte di un accordo orale, resa prima della stipula del contratto.