A seguito della minaccia di una seconda ondata della pandemia COVID-19 che si sta diffondendo in tutto il Regno Unito, le società inglesi potrebbero essere sottoposte a notevoli pressioni finanziarie.
Sono attualmente disponibile una serie di programmi di finanziamento a supporto delle società. Tuttavia, molti di questi schemi non saranno più applicabili a partire dalle prossime settimane.
A tal fine, il Cancelliere Rishi Sunak ha recentemente annunciato dei piani finalizzati ad estendere i vari schemi già esistenti.
Estensione degli schemi esistenti
Il termine entro il quale una società può richiedere prestiti nell’ambito del Coronavirus Business Interruption Loan Scheme, del Coronavirus Large Business Interruption Loan Scheme, del Bounce Back Loan Scheme e del Future Fund è stato prorogato al 30 novembre 2020.
Questo permetterà alle società che non hanno ancora aderito a tali programmi di finanziamento di farlo nei prossimi mesi, il che risulta particolarmente utile, considerando il probabile impatto delle restrizioni recentemente introdotte dal governo. La data in cui il COVID Corporate Financing Facility non sarà più applicabile rimane fissata al 22 marzo 2021.
Bounce Back Loan Scheme – pay as you grow
Il governo britannico ha anche annunciato estensioni al Bounce Back Loan Scheme. Tale schema consente alle società di prendere in prestito tra le 2.000 e le 50.000 sterline attraverso una richiesta online standardizzata, con i prestiti garantiti al 100% dal Governo del Regno Unito. Il Governo britannico pagherà tutte i costi e gli interessi per i primi 12 mesi, durante i quali non sarà richiesto alle società di effettuare alcun rimborso.
Inizialmente, i prestiti nell’ambito del regime avevano una durata massima di sei anni; questo è stato esteso a 10 anni per ridurre i rimborsi richiesti mensilmente. Se una società ha già preso un prestito in applicazione del Bounce Back Loan, potrà richiedere di estendere la durata del prestito a 10 anni.
Per offrire una maggiore flessibilità alle aziende che hanno preso in prestito un Bounce Back Loan, sono ora previste delle opzioni che consentiranno a tali aziende di richiedere la sospensione dei pagamenti. Il mutuatario potrà richiedere di pagare solo gli interessi sul suo prestito per un periodo di sei mesi e potrà farlo per un massimo di tre volte durante la durata del prestito.
Le società potranno, inoltre, richiedere una totale sospensione dei pagamenti per sei mesi, sia per gli interessi che per il rimborso del capitale. Tale opzione è consentita solamente nel caso in cui la società abbia già effettuato sei rimborsi.
Il Cancelliere ha dichiarato che quest’ultima opzione è destinata alle imprese “in difficoltà”, ma non è chiaro se ci saranno dei criteri aggiuntivi per la sospensione dei pagamenti relativi a un prestito, per un periodo di sei mesi.
Coronavirus Business Interruption Loan Scheme (CBILS)
Infine, la durata massima dei prestiti nell’ambito del CBILS è stata estesa da sei anni a dieci anni. A differenza del programma Bounce Back Loan, la società dovrà richiedere un prestito CBILS direttamente a un finanziatore accreditato.
Sebbene il governo del Regno Unito abbia accettato di estendere la durata della garanzia dell’80% che esso fornisce ai finanziatori accreditati, spetterà al singolo finanziatore concordare una durata del prestito di 10 anni. Pertanto, se una società ha ricevuto un prestito CBILS, potrebbe risultare difficile prorogarne la durata, dato che gli istituti di credito dovranno intraprendere una valutazione del credito per farlo.
Guardando al futuro, il Cancelliere ha confermato che il Governo britannico sta sviluppando un nuovo schema di prestito garantito che verrà lanciato a gennaio 2021, quando il Coronavirus Business Interruption Loan Scheme, il Coronavirus Large Business Interruption Loan Scheme, il Bounce Back Loan Scheme e il Future Fund non saranno più accessibili. Nessun dettaglio di questo schema è stato ancora annunciato.