La richiesta di passaporto britannico per i figli di cittadini europei può essere un processo complesso, modellato da una rete di fattori storici e legali.
Cittadinanza britannica alla nascita: il ruolo dei diritti derivanti dai trattati e dello status di residenza dei genitori
Ai sensi della sezione 1 del British Nationality Act del 198, una persona nata nel Regno Unito acquisirà automaticamente la cittadinanza britannica alla nascita se, al momento della nascita, uno dei suoi genitori è cittadino britannico o “stabilito nel Regno Unito”.
Nella sezione 50 del 1981 Act, essere stabiliti nel Regno Unito significa “essere residenti abitualmente nel Regno Unito (…) senza essere soggetti, ai sensi delle leggi sull’immigrazione, ad alcuna restrizione sul periodo di permanenza”.
Dall’ingresso del Regno Unito nella Comunità economica europea nel gennaio 1973, alla sua uscita da quella che era poi diventata l’Unione Europea alla fine del 2020, milioni di cittadini dell’Europa continentale si sono trasferiti e stabiliti nel Regno Unito. Lo hanno fatto sulla base dei diritti del trattato, che garantiva i diritti di libera circolazione di cui godono i cittadini dello Spazio economico europeo e della Svizzera.
Quando un cittadino europeo si considera “stabilito” nel Regno Unito?
Questa questione ha causato notevoli difficoltà. Tra il 1° gennaio 1983 (entrata in vigore del British Nationality Act 1981) e il 1° ottobre 2000, l’Home Office ha ritenuto che i cittadini europei che esercitavano i diritti del Trattato nel Regno Unito fossero considerati “settled”, ed i loro figli diventavano cittadini britannici alla nascita.
Dal 2 ottobre 2000 al 29 aprile 2006, l’Home Office ha richiesto agli europei di avere un permesso di soggiorno a tempo indeterminato per essere considerati “settled” nel Regno Unito. Dal 30 aprile 2006 (giorno in cui sono entrati in vigore i Regolamenti SEE 2006, che hanno recepito la Direttiva sui diritti dei cittadini dell’UE del 2004), il cittadino europeo su cui si basa la richiesta di nazionalità deve aver acquisito il diritto di residenza permanente ai sensi dei Regolamenti (in genere, ciò richiede l’esercizio dei diritti del Trattato nel Regno Unito per 5 anni consecutivi, sebbene periodi più brevi possano essere sufficienti in circostanze specifiche).