La giurisdizione di Porto Rico è un ibrido. Per certi aspetti, infatti, e’ molto simile a quella degli stati americani, per altri si caratterizza per la sua indipendenza fiscale.
Gli investitori possono così beneficiare di un sistema che prevede le tutele proprie delle leggi statunitensi, di una forza lavoro altamente qualificata e di una tassazione alquanto bassa. Porto Rico è un territorio degli Stati Uniti, ma non è uno stato a tutti gli effetti. I suoi 3,3 milioni di abitanti sono cittadini statunitensi con passaporto americano. La moneta corrente è il dollaro americano. Il capo di Stato è il Presidente degli Stati Uniti e le controversie sono regolate dal sistema giudiziario federale statunitense.
Gli investitori beneficiano delle stesse tutele previste negli Stati Uniti, comprese quelle concernenti i diritti di proprietà intellettuale. Anche il procedimento per la costituzione di una società è simile a quello previsto negli Stati Uniti. In altre parole, la legge sul diritto societario di Porto Rico – la General Corporation Law – è modellata su quella del Delaware. L’interazione tra le società locali e quelle statunitensi è molto semplice e agevole. Gli abitanti di Porto Rico non hanno diritto di voto alle elezioni presidenziali statunitensi.
L’isola gode di una propria indipendenza in materia fiscale e per la definizione delle sue finanze statali. Porto Rico ha sfruttato negli anni la sua indipendenza per attrarre nuovi investimenti, offrendo significativi incentivi fiscali per alcune categoria di investitori esteri. Prima del 2020, vi erano due leggi che favorivano in particolare due diverse categorie di investitori esteri: la legge n. 20 che aveva come destinatari coloro che esportavano servizi internazionali; e la legge n. 22 che riguardava gli individui facoltosi che desideravano diventare residenti “in buona fede” dell’isola.
Dal 1° gennaio 2020, è entrata in vigore la legge n. 69 che ha ricondotto a un unico quadro tutti gli incentivi per gli investitori – la legge è nota come Codice degli Incentivi, e rende Porto Rico un luogo privilegiato in particolare per tre categorie di investitori:
- Esportatori di servizi internazionali;
- Produttori di beni innovativi; e
- Individui con un alto patrimonio netto.
Per poter beneficiare dei vantaggi fiscali previsti dalla nuova legge, le società e le persone fisiche che vi abbiano interesse devono richiedere un “tax exemption decree” al Dipartimento per lo Sviluppo Economico e per il Commercio. Se il richiedente soddisfa i requisiti previsti dalla legge potrà beneficiare di:
- un’aliquota fiscale fissa del 4% sul reddito;
- profitti e dividendi distribuiti esenti al 100% dall’imposta sul reddito;
- 75% di esenzione dalle imposte sulla proprietà;
- esenzione del 50% dalle imposte comunali;
- crediti d’imposta sulle spese di ricerca e sviluppo fino al 50%;
- durata standard del decreto di 15 anni, prorogabile per altri 15.
Esportatori di servizi internazionali
Per poter ottenere un decreto sui servizi all’esportazione – export services decree, deve trattarsi di un’azienda che svolge solo attività di esportazione (senza vendite locali), che ha un volume d’affari previsto o reale di almeno 3 milioni di dollari all’anno e che ha assunto almeno un residente dell’isola.
Si applica l’aliquota di imposta sul reddito del 4% e l’esenzione del 100% per i dividendi e i profitti distribuiti ai proprietari dell’azienda. Per i primi cinque anni non ci sono tasse locali sulla proprietà da pagare. Rientrano nelle previsioni del decreto coloro che svolgono, a titolo esemplificativo, le seguenti attività: pubblicità e pubbliche relazioni, contabilità e assistenza fiscale, investment banking, progettazione ingegneristica, servizi architettonici, centri di servizi condivisi, operazioni di distribuzione fisica dei prodotti, servizi di cloud computing e blockchain, fornitura di servizi di consulenza internazionale in diversi settori.
Produttori di beni innovativi
Le basse aliquote dell’imposta sul reddito e le agevolazioni per la ricerca e lo sviluppo fanno di Porto Rico un luogo eccezionale per le imprese che operano nel campo dell’innovazione, in settori come quello farmaceutico, aerospaziale, dello sviluppo di software, della ricerca scientifica e delle energie rinnovabili. Inoltre, i proventi delle royalties sono tassati solo al 12% (accreditabili sul 4%) e molte imposte sulle vendite e sull’uso di materiali e macchinari sono esentate. I richiedenti le esenzioni di cui sopra devono però assumere almeno tre residenti locali.
Individui con un alto patrimonio netto
Per le persone facoltose che diventano residenti “in buona fede” e si trasferiscono a Porto Rico, i benefici fiscali possono essere anche maggiori. I redditi passivi (interessi e dividendi) provenienti da qualsiasi fonte, così come tutti i redditi provenienti da fonti locali, sono completamente esenti da imposte. Anche le plusvalenze maturate dopo l’inizio della residenza sono completamente esenti da imposte, mentre quelle maturate in precedenza sono tassate solo al 5%, purché siano realizzate entro dieci anni dall’arrivo.
Per qualificarsi come “buona fede”, i residenti devono:
- trascorrere almeno 183 giorni all’anno sull’isola;
- non avere altro domicilio fiscale all’infuori di Porto Rico;
- non avere legami più stretti con gli Stati Uniti o con un Paese straniero;
- aprire un conto bancario locale;
- acquistare una casa entro due anni;
- versare un contributo di 10.000 dollari a enti di beneficenza locali.
Possono beneficiare degli incentivi previsti solo coloro che iniziano a vivere sull’isola prima del 31 dicembre 2035 e sempre che non abbiano già risieduto a Porto Rico tra il 17 gennaio 2006 e il 17 gennaio 2012.
Infine, il Codice degli Incentivi prevede delle agevolazioni anche per le imprese finanziarie e assicurative internazionali che desiderano stabilirsi a Porto Rico. Allo stesso modo, gli imprenditori individuali e i professionisti di alto valore (come medici, ricercatori e scienziati) possono beneficiare di tutta una serie di vantaggi ed esenzioni. Lo stesso vale anche per i fondi di private equity, per le aziende agricole e zootecniche e per i progetti di energia rinnovabile e sostenibile.