Promulgato il 22 dicembre 2017, il Tax Cuts and Jobs Act (TCJA) ha introdotto una serie di modifiche alle disposizioni contenute nel codice tributario statunitense, che hanno riguardato sia le persone fisiche che quelle giuridiche.
Alcune di tali disposizioni sono, tuttavia, destinate a scadere alla fine del 2025, con possibili importanti ripercussioni sui contribuenti americani. Unitamente ad un vasto e permanente taglio sugli utili societari, il TCJA ha ridotto le aliquote fiscali a carico delle persone fisiche, “ristrutturando” le fascie di reddito, ha quasi raddoppiato il tetto delle detrazioni forfettarie, passando da $13,000 a $24,000, oltre ad aver, letteralmente, raddoppiato la franchigia prevista sulle donazioni e successioni, portandola da $5.6 milioni agli attuali $11.2 milioni. Come anticipato, tuttavia, tali modifiche sono destinate a venir meno il 31 dicembre 2025, quando si tornera’ ai livelli vigenti prima dell’entrata in vigore del TCJA.
Quale potrebbe essere, allora, l’impatto di un simile cambiamento sul patrimonio di ciascun soggetto fiscale statunitense? Analizziamo nel dettaglio le singole disposizioni, cercando di evidenziare possibili contromisure.
i) Imposte sulle successioni e donazioni
Ad oggi, il singolo contribuente, cosi’come una coppia sposata, hanno la facolta’ di trasferire, sia quando ancora in vita oppure come parte del proprio patrimonio ereditario, fino ad un massimo, rispettivamente, di $12.9 milioni e $25.8 milioni, senza che cio’ comporti l’applicazione dell’imposta federale sulle successioni o donazioni. Tuttavia, qualora non si verifichino, nel prossimo futuro, interventi legislativi ad hoc, le franchigie di cui sopra subiranno una riduzione pari alla meta’, a partire dal 2026. Conseguentemente, per coloro, il cui patrimonio risulti superiore a tale valore, potrebbe rivelarsi opportuno valutare una pianificazione patrimoniale, che comprenda quanto segue:
a) donazioni in denaro annuali. E’ consentito effettuare donazioni fino ad un massimo di $17,000 all’anno (per le coppie sposate, che compilano la dichiarazione congiunta, il tetto e’ di $34,000) a quanti piu’ soggetti si desidera. Tali donazioni in denaro non sono soggette a tassazione e non vengono conteggiate ai fini del calcolo della franchigia. In caso di famiglie numerose, questa soluzione puo’ offrire il vantaggio di trasferire un significativo patrimonio alla generazione successiva.
b) piano di risparmio previsto ai sensi dell’art. 529 del codice tributario. L’attuale normativa fiscale consente di aumentare fino ad un massimo di 5 anni le donazioni annuali in denaro, effettuate a favore di figli e nipoti (ma anche di amici e parenti) per sostenere le future spese scolastiche. In altre parole, e’ possible donare fino ad un massimo di $85,000 in un solo anno ($170,000 per le coppie sposate) a ciascun soggetto. Si tratta, in ultima analisi, di un ottimo sistema per aiutare, finanziariamente, chi si trovera’ ad affrontare i costi della scuola superiore, depositando tali somme in un conto fiscalmente agevolato e riducendo, al contempo, la base imponibile.
c)“dynasty trusts”. Qualora una consistente porzione del patrimonio, non soggetta a imposte di successioni e donazioni, risulti ancora disponibile, potrebbe valere la pena costituire un “dynasty trust”. Si tratta, infatti, di uno strumento, che consente di occuparsi del fabbisogno di piu’ generazioni future per tutto il tempo in cui la legge statale, che disciplina il trust, ne consentira’ l’esistenza. Qualunque futuro reddito derivante dal trust cosi’ come il suo eventuale aumento di valore possono essere trasferiti tra le varie generazioni future, senza che per questo trovino applicazione le imposte sulle successioni o donazioni.
d) irrevocable life insurance trusts (ILITs). Acquistare una “survivorship policy” (trattasi di una singola polizza sulla vita, che, tuttavia, copre due soggetti, solitamente, marito e moglie, e che provvede alla liquidazione dei relativi premi solo alla morte di entrambi gli assicurati) e intestare la polizza ad un irrevocable life insurance policy trust rappresenta uno dei sistemi piu’ comunemente adottati per “sottrarre” beni e capitali al patrimonio soggetto ad imposte di successione statali e federali. Inoltre, vale la pena sottolineare come l’indennita’ versata in caso di decesso ai beneficiari non e’ soggetta a tassazione.
ii) Imposte sul reddito e sulle plusvalenze
Dal momento che, come abbiamo anticipato, liquote fiscali si prevede torneranno ai livelli vigenti prima dell’entrata in vigore del TCJA (l’aliquota piu’ alta, ad esempio, salira’ al 39.6% dall’attuale 37%), numerosi tra i contribuenti piu’ facoltosi possono attendersi un sensibile aumento delle proprie aliquote. Alla luce di tutto cio’, puo’ risultare conveniente valutare l’opportunita’ di incrementare il proprio reddito, dove e quando possibile, nell’arco dei prossimi due anni per beneficiare delle attuali aliquote piu’ basse, considerando, ad esempio:
i) trasferimento da un fondo pensionistico IRA tradizionale ad uno Roth IRA. IRA e Roth IRA sono entrambi fondi individuali pensionistici, che possono essere sottoscritti presso numerosi istituti finanziari, ma che sono, tuttavia, soggetti a diverse normative e che offrono benefici, che li differenziano l’uno dall’altro. La normativa, che disciplina l’IRA tradizionale, ad esempio, prevede che il titolare del fondo sia tenuto a prelevare, annualmente, una determinata somma minima, una volta raggiunta l’eta’ di anni 73. Qualuque “prelievio”, sia che si tratti delle somme depositate sia che si tratti dei relativi rendimenti, e’ soggetto a tassazione.
I prelievi effettuati prima di aver compiuto l’eta’ di 59 anni e mezzo comportano, inoltre, il pagamento di una penale nella misura del 10%. Per quanto concerne, invece, il Roth IRA, la relativa normativa non prevede alcun limite di eta’ per poter procedere al riscatto di quanto accumulato nel fondo pensionistico. I prelievi delle somme depositate possono, inoltre, essere effettuati in qualsiasi momento e per qualunque motivazione, senza che cio’ comporti il pagamento di alcuna penale o tassa.
I prelievi degli eventuali rendimenti sono anch’essi esentasse e non soggetti a penale, a condizione che siano trascorsi almeno 5 anni dal primo deposito. Infine, i prelievi effettuati prima di aver compiuto 59 anni e mezzo di eta’ sono soggetti a tassazione e ad una penale nella misura del 10%. Passando da un fondo pensione IRA ad un Roth IRA prima del 2026, si ha, pertanto, il vantaggio di pagare in anticipo l’imposta sul reddito dovuta (con tutta probabilita’ ad un’aliquota inferiore) invece di versarla al momento dell’effettivo riscatto di quanto accumulato.
ii) sfruttamento delle plusvalenze. Qualora sia ragionevole attendersi un aumento delle aliquote fiscali sulle plusvalenze nel prossimo futuro, potrebbe valere la pena prendere in considerazione l’ipotesi di vendere parte dei titoli, che hanno ottenuto il miglior rendimento, prima della scadenza del TCJA.
Sebbene la vendita comportera’, inevitabilmente, una plusvalenza, in ogni caso, si trattera’, di una plusvalenza, che, con ogni probabilita’, risultera’ inferiore a quella, che avrebbe potuto realizzarsi, attendendo un periodo piu’ lungo e, conseguentemente, anche il relativo prelievo fiscale sara’ inferiore. Inoltre, dal momento che la norma, conosciuta con il nome di “wash sale rule”, si applica, unicamente, alle perdite realizzate dalla vendita e dal successivo riacquisto degli stessi titoli nell’arco di 30 giorni e non anche ai guadagni realizzati da tale vendita, si potrebbe valutare l’ l’opportunita’ di riacquistare gli stessi titoli al loro aggiornato superiore valore di mercato al fine di ridurre, cosi’, i futuri guadagni, mantenendo, tuttavia, l’investimento.
Stefano Linares, Esq.
Attorney and counsellor-at-law ; New York