La nuova disciplina tedesca in materia di trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere dell’Unione europea, che da attuazione alla direttiva numero 2019/2121, introduce importanti opzioni di ristrutturazione e procedure standardizzate per le trasformazioni societarie transfrontaliere. Le nuove previsioni normative si applicano alle società per azioni, alle società in accomandita per azioni e alle società a responsabilità limitata.
Di seguito solo illustrati gli aspetti principali della nuova disciplina:
- Tutela degli azionisti di minoranza
Gli azionisti di minoranza avranno diritto di proporre istanza di controllo giurisdizionale del compenso originariamente previsto negli atti di trasformazione. Il procedimento è disciplinato dalle norme tedesche in materia di valutazione giudiziaria. Possono presentare istanza sia i soci rimanenti sia, in deroga alla normativa vigente, i soci che vengono privati della loro partecipazione a seguito della trasformazione transfrontaliera. Ciò varrà anche per le trasformazioni interne. Per le società per azioni e le società in accomandita per azioni le nuove regole consentono che le ulteriori richieste di risarcimento dei soci di minoranza risultanti da una perizia giudiziale possano essere fissate in nuove azioni invece che in denaro. Questa opzione preserva la liquidità della società. Inoltre, apre la porta alle fusioni transfrontaliere di società quotate in borsa. Questa opzione sarà disponibile anche per fusioni interamente nazionali.
- Tutela dei creditori
La seconda caratteristica principale delle nuove regole sulle trasformazioni transfrontaliere dell’UE è il concetto di protezione preventiva per i creditori della società che subisce il processo di trasformazione. Hanno diritto alla garanzia dei propri crediti i creditori che comunicano alla società entro tre mesi dalla pubblicazione del progetto di trasformazione e le cui pretese sarebbero pregiudicate dalla proposta di trasformazione. La trasformazione non può essere iscritta nel registro di commercio e quindi perfezionata fino a quando non sia stata concessa tale garanzia. Tuttavia, dato che i diritti dei creditori generalmente non sono compromessi, in pratica questa dovrebbe essere un’eccezione.
- Dipendenti
Gli obblighi informativi nei confronti dei dipendenti sono stati estesi e includono ora specificamente gli effetti della trasformazione transfrontaliera sulle condizioni di lavoro applicabili e sulle sedi operative della società.
Inoltre, nel contesto delle nuove norme transfrontaliere, le norme tedesche sulla partecipazione dei dipendenti al consiglio di sorveglianza di una società sono state riviste in modo uniforme e ora richiedono negoziati con i rappresentanti dei lavoratori se quattro quinti (4/5) delle soglie di organico pertinenti che portano alla codeterminazione dei lavoratori sono raggiunte dall’impresa trasformante (cd regola dei quattro quinti). In pratica, per una società tedesca in trasformazione ciò significa che sono necessarie trattative con i rappresentanti dei lavoratori nel caso in cui la società tedesca (comprese le sue controllate) impieghi almeno 400 dipendenti (per quanto riguarda il regime di codeterminazione di un terzo) o almeno 1.600 dipendenti (per quanto riguarda il regime di codeterminazione paritaria).
- Controllo su eventuali abusi
I tribunali tedeschi dovranno esaminare se vi sono elementi in forza dei quali si ritiene che una trasformazione transfrontaliera persegua scopi abusivi, fraudolenti o criminali. Si pensi ad esempio ai casi di evasione fiscale. Tuttavia, ci si aspetta che i tribunali interpretino questa disposizione in modo piuttosto restrittivo.
- Digitalizzazione del processo del registro di commercio
La procedura di trasformazione sarà digitalizzata. I certificati del registro di commercio per la trasformazione saranno ora trasmessi attraverso una rete di registri europei, alleggerendo così l’onere amministrativo di trattare con vari registri delle imprese.
- Prospettiva
Le nuove regole sono entrate in vigore il 1° marzo 2023, dopo che il legislatore tedesco aveva inizialmente mancato il termine del 31 gennaio 2023 per l’attuazione della Direttiva UE sulla trasformazione. La nuova legge offre nuove opzioni di ristrutturazione transfrontaliera standardizzate e favorevoli alle transazioni per le società.