La Francia dispone di un quadro normativo avanzato in materia di pratiche commerciali restrittive, inizialmente ideato per contrastare le pratiche imposte dai grandi rivenditori ai loro fornitori. Attualmente, tali disposizioni si applicano a molte relazioni commerciali, inclusi i contratti di franchising.
Squilibrio significativo nei diritti e obblighi
Un aspetto centrale di questa normativa si basa sul concetto di “squilibrio significativo” nei diritti e obblighi delle parti. Questo strumento legale mira a proteggere la parte più debole in situazioni in cui una parte impone clausole unilaterali tramite contratti standard.
Applicazione pubblica e privata
La normativa non è solo applicabile privatamente tra le parti, ma anche pubblicamente attraverso l’intervento del Ministro dell’Economia, che può agire in nome della parte debole o in aggiunta ad essa per ottenere rimedi contro la parte più forte.
Sentenze chiave (2022-2024)
Tra il 2022 e il 2024, le alte corti francesi (Corte d’Appello di Parigi e Corte di Cassazione) hanno conferito particolare rilievo a queste disposizioni nel contesto del franchising, in particolare nella ristorazione veloce.
Un caso emblematico riguarda Domino’s Pizza, in cui il Ministro ha contestato alcune clausole ritenute problematiche e le ha annullate per:
- Mancanza di reciprocità (es. clausola di risoluzione, clausola di approvvigionamento minimo).
- Eccessiva imprecisione (es. clausola di non cessione).
Valutazione del contratto
Per determinare uno squilibrio significativo, è necessaria una valutazione complessiva del contratto di franchising, considerando anche i benefici derivanti dall’appartenenza a una rete rinomata. Le sentenze sottolineano che l’adesione a una rete di franchising non giustifica automaticamente clausole unilaterali nel contratto.
Questi sviluppi giurisprudenziali rafforzano la tutela delle parti più deboli nei rapporti di franchising, garantendo un maggiore equilibrio contrattuale.