Con il lockdown e la maggior parte delle aziende costrette a lavorare in remoto, e’ ora necessario firmare elettronicamente un numero crescente di documenti. Sebbene le firme elettroniche non fossero comunemente utilizzate prima del COVID-19 negli Emirati Arabi Uniti, il quadro giuridico per l’uso delle firme elettroniche è in vigore da tempo.
La legge federale degli Emirati Arabi Uniti che regola l’uso delle firme elettroniche è la Legge federale n. 1 del 2006, nota anche come Legge sul commercio elettronico.
L’articolo 18 della Legge sul commercio elettronico stabilisce che una persona ha il diritto di fare affidamento su una firma elettronica, purché tale affidamento sia ragionevole. Per determinare se l’affidamento è ragionevole in un determinato contesto, è necessario considerare le seguenti circostanze:
- la natura della transazione sottostante che la firma elettronica era destinata a supportare;
- il valore o l’importanza dell’operazione sottostante, se noto alla parte che fa affidamento sulla firma elettronica;
- se la parte che fa affidamento sulla firma elettronica ha adottato misure per garantire l’affidabilità della firma elettronica;
- se la parte che fa affidamento sulla firma elettronica ha adottato misure appropriate per accertare se la firma elettronica era supportata o era ragionevole aspettarsi che fosse supportata da un certificato di attestazione elettronica;
- se la parte che fa affidamento sulla firma elettronica sapeva o avrebbe dovuto sapere che la firma elettronica era stata compromessa o revocata;
- eventuali accordi o consuetudini commerciali tra la parte che ha fornito la firma elettronica, o eventuali consuetudini o pratiche commerciali applicabili; e
- qualsiasi altro fattore rilevante.
I documenti che non possono essere firmati elettronicamente sono: le transazioni e questioni relative al diritto della persona, quali matrimonio, divorzio e testamento, gli atti di proprietà di beni immobili, strumenti commerciali, le transazioni che riguardano la vendita, l’acquisto, la locazione (per un periodo superiore a 10 anni), altre disposizioni di beni immobili e la registrazione di altri diritti relativi a beni immobili, qualsiasi documento per il quale sia richiesta per legge l’attestazione davanti a un notaio o sia esente per legge.
L’articolo 11 della Legge sul commercio elettronico stabilisce che un’offerta o l’accettazione di un’offerta possono essere espresse, in tutto o in parte, tramite comunicazione elettronica e che un contratto non è invalido o inapplicabile per il solo fatto che sia stata utilizzata una comunicazione elettronica per la sua formazione.
La legge riconosce inoltre il concetto di firma sicura o di firma protetta che è una firma elettronica, attribuibile alla persona che l’ha fornita, con la quale e’ possibile verificarne l’identità della stessa, riconoscere che la persona aveva il controllo dello strumento attraverso il quale la firma è stata fornita e infine, la firma elettronica è collegata con mezzi elettronici sicuri a un messaggio elettronico.
Per aumentare l’affidabilità della firma elettronica di un’altra parte, è prudente assicurarsi che la firma dell’altra parte sia attestata da due testimoni che firmino e forniscano le loro informazioni di contatto, sotto la dicitura “Il firmatario di cui sopra mi è noto e confermo che la firma di cui sopra è autentica“.
La legge sul commercio elettronico regolamenta le “firme protette” e i fornitori di servizi che forniscono servizi di verifica sicura delle firme elettroniche. L’uso di tali servizi e fornitori di servizi offre un maggiore livello di sicurezza, ma non è essenziale per la validità legale di un documento elettronico o di una firma elettronica.
La legge di procedura civile degli Emirati Arabi Uniti (e successive modifiche) riconosce l’autenticità delle firme elettroniche e stabilisce specificamente che una firma elettronica ha la stessa validità delle firme fisiche.
Per quanto riguarda la Legge di Dubai, le disposizioni della Legge di Dubai n. 2 del 2002 (Legge sulle transazioni elettroniche di Dubai) si basano sulla legge del commercio elettronico e riflettono tale legge su questioni quali i criteri di ragionevolezza e le firme protette.
Con riferimento alla posizione del Dubai International Financial Centre (DIFC), la legge sule transazioni elettroniche e’ contenuta nel IFC n. 2 del 2016. L’articolo 21 di tale legge riconosce l’uso della firma elettronica nei casi in cui è richiesta la firma di un documento. L’articolo 22 della legge prevede che una firma elettronica si ritiene che identifichi la persona interessata e indichi l’intenzione di tale persona in relazione alle informazioni contenute nel record elettronico, a condizione che il tipo di firma elettronica utilizzato sia il più affidabile possibile per lo scopo per cui il documento o il record è stato generato o comunicato, alla luce di tutte le circostanze, compreso qualsiasi accordo pertinente.
Come la Legge federale sul commercio elettronico, la Legge sulle transazioni elettroniche prevede che la firma elettronica non possa essere utilizzata per alcuni tipi di documenti (articolo 8 e allegato 2).
Il Consiglio di amministrazione del DIFC ha il potere di emanare regolamenti che estendono, derogano o modificano l’elenco delle materie per le quali non è possibile utilizzare la firma elettronica.
La legge sulle transazioni elettroniche prevede che le parti possano concordare di escludere l’applicazione delle firme elettroniche o di imporre requisiti aggiuntivi.