Emirati Arabi Uniti: attività non performanti

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Le banche, come altre attività, funzionano grazie al profitto, e una delle principali fonti di profitto per le banche è l’interesse pagato dai debitori dei prestiti. Ciò include anticipi di cassa, scoperti di conto corrente, prestiti garantiti e prestiti non garantiti, tra molti altri. Gli interessi riscossi su questi prestiti vengono pagati mensilmente dai clienti, e costituiscono una delle fonti di reddito per la banca.

Quando un cliente non paga gli interessi o smette del tutto di pagarli, si dice che il prestito diventa non performante. Secondo le linee guida del Fondo Monetario Internazionale, un prestito diventa non performante:

  1. Se il pagamento degli interessi sul prestito non è stato effettuato per 90 giorni o più.
  2. Se gli interessi pari o superiori a 90 giorni sono stati capitalizzati, rifinanziati o rinnovati.
  3. Se ci sono prove per riclassificare il prestito come non performante (ad esempio: in caso di fallimento).

I prestiti non performanti sono una passività importante per una banca. In presenza di un tale prestito, le banche sono tenute ad accantonare una parte dei loro ricavi come accantonamenti per crediti inesigibili nel caso in cui siano tenute a cancellare i debiti. Inoltre, un numero maggiore di prestiti non performanti nel libro dei conti può essere visto come un campanello d’allarme per i potenziali investitori, il che può far scendere il valore azionario delle banche. Se non gestiti per un lungo periodo di tempo, questi prestiti possono portare a una diminuzione degli utili per la banca e, in ultima analisi, a una crisi finanziaria in una regione, a causa della correlazione diretta tra banche ed economia. Oltre alle banche, i prestiti non performanti influenzano negativamente gli interessi dei futuri mutuatari, poiché a questi vengono lasciate opzioni limitate di prestiti.

I prestiti non performanti sono inevitabili in una banca, ma la loro incidenza può essere ridotta tramite una rigorosa due diligence e un attento monitoraggio dei registri. Certi tipi di prestiti come i prestiti non garantiti o i prestiti concessi su garanzie personali sono più difficili da recuperare, aumentando così i rischi di prestiti non preformanti. L’impatto di questi prestiti sul portafoglio prestiti complessivo può essere mitigato concentrandosi sui prestiti ad alto rischio e implementando misure di intervento precoce, come la ristrutturazione. Sono inoltre in fase di sviluppo software di intelligenza artificiale di alto livello per comprendere e prevedere i prestiti non performanti.

Gli Emirati Arabi Uniti registrano un’elevata presenza di questi prestiti, rispetto ad altri paesi della regione.

Quando un prestito si trasforma in non performante, la banca avvierà determinati processi di recupero. Se il prestito è stato preso contro un asset come garanzia, la banca prenderà possesso di tali assets e tenterà di smaltirli per un valore monetario.

Le banche possono inoltre vendere i loro prestiti non performanti a investitori esterni e di recupero crediti. Sviluppi recenti hanno dimostrato che gli Emirati Arabi Uniti hanno un forte mercato per la vendita di questi prestiti. Sebbene questo possa essere un processo che richiede molto tempo, tale vendita può consentire la riduzione delle perdite subite dalle banche.