Le tre regioni belghe hanno adottato schemi di investimenti volti ad attrarre e promuovere gli investimenti stranieri in Belgio. Hanno concluso diversi accordi di cooperazione, tra loro e con lo Stato federale, per coordinare le proprie azioni.
Ad oggi, la legislazione belga non distingue gli investimenti nazionali da quelli stranieri e non richiede alcuna autorizzazione specifica per questi ultimi. Conseguentemente, non vi è alcun limite alla proprietà straniera in Belgio e sia gli investitori stranieri che quelli nazionali sono liberi di avviare un’impresa nel rispetto delle normative nazionali di riferimento.
Tuttavia, nel giugno 2022, i governi delle nove entità federate del Belgio, dopo lunghe trattative, hanno concordato il testo di un accordo di cooperazione che attua un meccanismo di controllo di applicazione generale per gli investimenti esteri diretti in Belgio.
Le regioni del Belgio sono responsabili della regolamentazione e della promozione degli investimenti esteri in entrata. In particolare, le agenzie Bruxelles Invest and Export, Flanders Investment and Trade e Wallonia Export-Investment sono responsabili della promozione degli investimenti esteri in entrata per le rispettive regioni. Esiste un’unità di collegamento per gli investimenti internazionali, composta da rappresentanti delle agenzie governative delle finanze dei servizi pubblici federali, degli affari esteri e dell’economia e dall’ufficio del primo ministro.
I trattati di investimento bilaterali conclusi dal Belgio o dall’Unione economica belgo-lussemburghese nulla prevedono relativamente all’agenzia competente per la risoluzione delle dispute con un investitore straniero. L’agenzia statale competente sara’ individuata caso per caso, tenendo conto della natura della richiesta e dell’entità statale coinvolta.