Secondo la legislazione del Belgio, anche un fornitore straniero può avviare una attività in Belgio per importare e distribuire nel paese i suoi prodotti. Lo stesso può fare anche il fornitore straniero che è comproprietario di una società belga di import/export.
Quanto alle strutture societarie più idonee a tale scopo si raccomandano quelle a responsabilità limitata. In particolare, nel diritto belga esistono due strutture societarie che meglio si prestano all’attività di importare e distribuire prodotti nel paese:
- La Besloten Vennootschap (BV) o società a responsabilità limitata (SRL) – che non richiede requisiti minimi di capitale; e
- La Naamloze Vennootschap (NV) o società per azioni (SA) – che richiedere un capitale minimo pari a € 61,500.
In linea di principio, la NV e la SA sono più adatte per le società quotate in borsa; invece, la BV per quelle non quotate in borsa. La legge che disciplina le società costituite dopo il 1° maggio 2019 è il Codice belga delle società e delle associazioni (Wetboek van vennootschappen en verenigingen). Alcune disposizioni del precedente Codice di diritto delle società trovano ancora applicazione alle società costituite prima del 1° maggio 2019. Sia per la costituzione di una BV che di una NV è richiesto un atto notarile che deve poi essere pubblicato sulla Gazzetta del Belgio, insieme allo statuto della società.
Il Belgio non vieta alle imprese straniere di operare nella sua giurisdizione sebbene in alcuni casi siano richiesti requisiti specifici.
È, altresì, importante ricordare che un fornitore straniero può anche possedere una quota in una società belga che distribuisce prodotti nel paese, sempre che ciò non violi le norme sulla concorrenza.
Infine, per ciò che concerne gli aspetti fiscali, quando si importano prodotti nell’Unione europea si applica, sul bene importato, una tassa di importazione. In Belgio, l’aliquota IVA ammonta al 21%, sebbene per alcuni prodotti sia pari al 6% o al 12%. Le società straniere che hanno sede in Belgio dovranno pagare l’imposta sulle società che ammonta al 25%, e che viene ridotta al 20% per i primi 100.000 euro di profitto. Tuttavia, la normativa belga prevede diverse detrazioni. La persona fisica non residente dovrà, invece, pagare un’imposta sul reddito, secondo quanto previsto dagli accordi sulla doppia imposizione che il Belgio ha stipulato con il suo paese di origine. Se la persona fisica opera tramite società dovrà versare un prelievo anticipato sul reddito derivante dai dividendi.