La “Gold Card” da $5 milioni per ottenere la residenza permanente negli Stati Uniti

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A cura dell’Avv. Stefano Linares, studio legale internazionale Linares Associates PLLC, abilitato alla professione forense nello Stato di New York, davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America a Washington DC e in Italia – 100 Park Avenue, Suite 1600, New York, NY 10017, (212) 880-6424 – Via P. Rondoni, 11, 20146 Milano, +39 (02) 422-2319 – https://linareslaw.com    

In un discorso pubblico tenuto martedì 26 febbraio, il presidente Trump ha annunciato l’intenzione di promuovere un nuovo tipo di visto statunitense, una “Gold Card”. Sebbene non sia entrato nei dettagli, il Presidente ha anticipato che questo nuovo visto potrebbe essere rilasciato ad aziende e/o individui disposti ad investire 5 milioni di dollari. Al momento, non e’ chiaro se potranno beneficiare di questa opportunita’ i cittadini di Iran, Corea del Nord, Libia, Cina, ecc. Tuttavia, potrebbe essere disponibile per alcuni cittadini russi. Altri membri dell’Amministrazione hanno suggerito che questo nuovo status sostituirà l’attuale programma di visti per investitori conosciuto come EB-5. Il programma EB-5 aveva lo scopo di stimolare l’economia statunitense, rilasciando permessi di residenza permanente (carte verdi) in cambio di investimenti, che creavano posti di lavoro. I costi totali per un investimento EB-5, attualmente, includono: un investimento principale di 800.000 dollari e una tassa amministrativa (in genere il 10% o 80.000 dollari). Il programma EB-5 per gli investitori immigrati è stato istituito nel 1990 ed è amministrato dal Servizio per la cittadinanza e l’immigrazione degli Stati Uniti (USCIS). Secondo il sito web dell’USCIS, il visto è aperto agli investitori che “effettuano gli investimenti necessari in un’impresa commerciale negli Stati Uniti”, nonché a coloro che “prevedono di creare o mantenere 10 posti di lavoro permanenti a tempo pieno per lavoratori statunitensi qualificati”.

L’attuale Amministrazione contesta l’eccessiva burocrazia e i pesanti ritardi nell’ottenere una carta verde fondata sul programma EB-5. Inoltre, tale programma avrebbe ricevuto numerose denunce di frode ed abuso. Non è ancora chiaro se l’amministrazione possa terminare o modificare il programma EB-5 esistente (o uno qualsiasi dei programmi EB1-4) senza l’approvazione del Congresso.

Qualora l’Amministrazione dovesse decidere di proseguire con l’implementazione di questo nuovo programma, la proposta dovrà passare attraverso diverse fasi, compresa l’approvazione del Congresso per aggiornare l’Immigration and Nationality Act, rendendo, pertanto, improbabile che tale programma possa risultare disponibile entro poche settimane, come inizialmente ventilato.

Se la proposta diventerà legge, gli Stati Uniti si uniranno ad altri paesi, che dispongono di programmi simili al “visto d’oro”, come Portogallo, Emirati Arabi Uniti, Dominica e Thailandia. Questi programmi sono progettati per attrarre investimenti stranieri, concedendo la residenza o la cittadinanza in cambio di sostanziali contributi finanziari, come investimenti in immobili, affari o titoli di stato. Il programma statunitense è, tuttavia, diverso in quanto progettato per ripagare il debito pubblico degli Stati Uniti piuttosto che creare posti di lavoro attraverso tali investimenti. Qualora il programma dovesse diventare legge, sarà il “visto d’oro” più costoso al mondo.

E’, infine, previsto un significativo vantaggio fiscale legato alla proposta di “visto d’oro”. I cittadini stranieri facoltosi sono, infatti, solitamente restii a diventare residenti permanenti e/o cittadini statunitensi per evitare la tassazione statunitense sul loro reddito mondiale. Allo scopo di attirare i futuri titolari di “visto d’oro”, l’Amministrazione americana avrebbe intenzione di non tassarli sul loro reddito mondiale, ma solo sul loro reddito statunitense. Questo darà ai titolari della “Gold Card” un vantaggio non previsto per gli attuali residenti permanenti o cittadini statunitensi. Non è chiaro, tuttavia, se questo vantaggio continui qualora dovessero decidere di diventare cittadini statunitensi o se, invece, sia disponibile solo per coloro che rimangono nello status di “Gold Card”.