Non esiste un obbligo specifico per i datori di lavoro di fornire ai dipendenti il trasporto a casa. Tuttavia, il datore di lavoro ha un dovere di diligenza nei confronti dei propri dipendenti, sulla base del quale è tenuto a mettere in atto tutte le misure ragionevolmente possibili per garantire la loro salute, sicurezza e benessere.
Garantire che un dipendente torni a casa in modo sicuro nel caso in cui il dipendente lavori oltre il consueto orario di lavoro potrebbe rientrare nel dovere di diligenza del datore di lavoro. Spesso in queste situazioni il datore di lavoro pagherà un taxi per il rientro a casa del dipendente.
In genere, quando un datore di lavoro fornisce il trasporto gratuito o paga il trasporto per il tragitto tra l’abitazione e il posto di lavoro, si ha un benefit imponibile ai fini fiscali. Tuttavia, esiste un’esenzione fiscale disponibile quando i dipendenti sono tenuti a lavorare in modo occasionale fino a tardi.
L’esenzione si applica solo se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
- Il dipendente è tenuto a lavorare oltre al normale orario di lavoro, fino alle 21 o oltre;
- Deve trattarsi di avvenimenti occasionali;
- Nel momento in cui il dipendente finisce di lavorare, i trasporti pubblici non sono più disponibili o non è ragionevole aspettarsi che il dipendente utilizzi i trasporti pubblici.
- Il mezzo di trasporto utilizzato è un taxi, un’auto a noleggio o mezzi di trasporto privati simili.
È inoltre previsto un limite massimo complessivo di 60 viaggi qualificati in un anno fiscale. Non sono previsti sgravi fiscali nel caso in cui i dipendenti lavorino fino a tardi per scelta, nel caso in cui il lavoro oltre il normale orario di lavoro sia una caratteristica regolare dell’impiego o nel caso in cui il datore di lavoro non rimborsi le spese di viaggio.