Il concetto di “responsabilità genitoriale esclusiva” si trova nell’Appendice FM e nella Parte 8 delle Immigration Rules.
Un’attenta analisi delle circostanze connesse all’educazione di un bambino è essenziale per capire se questa può essere dimostrata.
Quando è richiesta la “responsabilità esclusiva”?
L’interessato deve dimostrare di avere la “responsabilità esclusiva” qualora intenda portare un minore non provvisto di cittadinanza britannica nel Regno Unito per vivere con lui e:
- sta richiedendo o ha già ottenuto un permesso di soggiorno limitato in qualita’ di partner ai sensi dell’Appendice FM;
- gli è stato concesso un permesso a tempo determinato per entrare o rimanere sotto un altro percorso diverso dall’Appendice FM;
- risiede e ha il settlement nel Regno Unito.
Se l’interessato desidera raggiungere un bambino che si trova nel Regno Unito e che è cittadino britannico o è settled in UK da almeno 7 anni e non puo’ ottenere un permesso come partner nell’ambito dell’ Appendice FM, potra’ fare affidamento sulla responsabilita’ esclusiva.
L’onere della prova spetta al richiedente. Solitamente, non vi sono problemi quando i genitori vivranno insieme nel Regno Unito o quando uno solo dei genitori e’ vivo.
Tuttavia, negli accordi genitoriali in cui i genitori possono aver divorziato o scelto di vivere in paesi diversi, ad esempio, per motivi di lavoro, dimostrare la responsabilità genitoriale esclusiva ai fini delle Immigration Rules è piuttosto difficile, anche quando entrambi i genitori concordano il trasferimento del bambino.
Secondo le norme sull’immigrazione, si tratta di una questione di fatto, da valutare tenendo conto di tutte le prove fornite.
TD (Paragrafo 297 (i) (e): “responsabilità esclusiva”) Yemen [2006] UKAIT 00049 è il caso di riferimento per la considerazione dei fattori rilevanti. Il tribunale riconosce al paragrafo 52 (iii) e 52 (iv) che altri adulti, compresi i parenti, possono avere una responsabilità nei confronti dell’assistenza quotidiana del bambino e puo’ persino vivere con loro. Tuttavia, la “responsabilità esclusiva” sorge solo quando una persona ha l’esclusivita’ sul “controllo e sulla direzione continui … relativamente alle ” decisioni importanti ” riguardanti l’educazione del bambino”.
La guida di Home Office fornisce esempi di tali decisioni. Si tratta delle decisioni riguardanti:
- La loro educazione;
- La religione secondo cui sono stati cresciuti;
- Se sottoporli a determinate procedure mediche;
- A quali attività ricreative prendono parte;
- Cosa fare con i beni del bambino.
Anche se non esiste un periodo di tempo minimo per il quale deve essere detenuta la “responsabilità esclusiva”, la guida di Home Office afferma che “qualsiasi recente modifica delle disposizioni dovrebbe essere esaminata per assicurarsi che sia autentica e non un tentativo di aggirare i controlli sull’immigrazione”.
Il fatto che un bambino non possa vivere con o essere geograficamente vicino a un genitore non esclude che il genitore abbia la responsabilità genitoriale. La tecnologia rende molto più facile prendere decisioni sul futuro un bambino e avere una connessione attiva con il bambino.
Per quanto riguarda il mantenimento del bambino, Home Office afferma che i contributi finanziari all’educazione del bambino sono un fattore da considerare ma non sono sufficienti di per sé a dimostrare la responsabilità genitoriale esclusiva.
Cio’ vale anche quando i contributi sono significativi (come le tasse scolastiche o l’alloggio), o quando l’altro genitore non fornisce nessun contributo.
Qual è, quindi, il punto di partenza per determinare chi ha la responsabilità genitoriale esclusiva?
Quando entrambi i genitori sono coinvolti nelle decisioni, il punto di partenza e’ che entrambi i genitori condividono la responsabilita’ genitoriale. L’approccio suggerito in TD Yemen [2006] prevede che, indipendentemente dal luogo in cui si trovano i genitori, “se entrambi sono coinvolti nelle scelte relative all’educazione del bambino, e’ raro che solamente un genitore abbia responsabilita’ genitoriale esclusiva”.
Se e’ presente solamente un genitore, allora solamente il genitore superstite avra’ responsabilita’ esclusiva.
Vi sono poi alcuni casi in cui nessun genitore ha responsabilita’ genitoriale esclusiva.
Se i requisiti richiesti non sono soddisfatti, un genitore potra’ comunque essere in grado di portare il proprio figlio nel Regno Unito se riesce a dimostrare la sussistenza di “seri e comprovati motivi familiari che rendono l’esclusione del bambino indesiderabile e sono stati presi accordi adeguati circa la cura del bambino”. Si tratta, tuttavia, di motivazioni di difficile dimostrazione.
Mundeba (s.55 e paragrafo 297 (i) (f)) [2013] UKUT 00088 al paragrafo 37 prevede che tale valutazione debba concentrarsi sulle specifiche “circostanze del minore alla luce della sua età, estrazione sociale e storia evolutiva”. Il caso espone alcuni esempi di ciò che può essere considerato “serio”, come nei casi in cui vi sono precedenti di abbandono o abuso, o bisogni insoddisfatti.
La semplice volonta’ di portare il figlio con se’ nel Regno Unito non e’ sufficiente.