L’aumento delle imposte è stato uno degli obiettivi principali del governo negli ultimi anni. Oltre ad aumentare le imposte sul capital gains realizzato dal possesso con la vendita di una proprietà immobiliare, in particolare per i non residenti, la sovrattassa del 3% sulle seconde abitazioni è stata una delle principali modifiche attuate con lo scopo di aumentare il prezzo di acquisto delle proprietà immobiliari.
Il governo, nel 2018, aveva deciso di imporre una sovrattassa in relazione alla Stamp Duty Land Tax per l’acquisto di immobili da parte di soggetti non residenti nel Regno Unito. Negli scorsi mesi, il governo ha confermato l’introduzione di questa sovrattassa a partire dal 1 aprile 2021.
La sovrattassa sarà del 2% sul prezzo d’acquisto dell’immobile.
Non si applica a tutte le proprietà, ma solamente in relazione all’acquisto di abitazioni situate in Inghilterra e Irlanda del Nord. Le proprietà non residenziali ed ad utilizzo misto non rientrano nell’ambito applicativo della sovrattassa, così come le proprietà immobiliari situate in Scozia e Galles.
La sovrattassa del 2% applicabile ai non residenti sarà aggiuntiva rispetto a quella del 3% sulle seconde abitazioni.
Ciò comporta che, nel caso di acquisto di un’abitazione ad un prezzo elevato e in applicazione del 3% di sovrattassa sulla seconda abitazione e del 2% di sovrattassa sulla stamp duty per i non residenti, al soggetto si applicherà l’aliquota più alta prevista per la stamp duty, ovvero il 17% del valore dell’immobile acquistato.
La sovrattassa si applica al momento dell’acquisto dell’immobile qualora il soggetto che lo acquista è un non residente. Se negli anni tale soggetto diviene residente nel Regno Unito, allora potrà essere rimborsato.
Una persona si ritiene non residente se ha trascorso meno di 183 giorni nel Regno Unito nei 12 mesi che precedono l’acquisto dell’immobile.
Tuttavia, anche se un soggetto si definisce residente ai fini fiscali nel Regno Unito, l’applicazione della sovrattassa non è automaticamente esclusa. Infatti, il test che si applica alla stamp duty land tax è diverso da quello applicato all’imposta sui redditi per la determinazione della residenza del contribuente. Di conseguenza, un soggetto potrà essere considerato residente in relazione all’imposta sui redditi, ma non residente in relazione alla stamp duty land tax.
Se l’acquirente è non residente al momento dell’acquisto dell’immobile, avrà due anni di tempo in cui accumulare 183 giorni di presenza nel Regno Unito in un periodo continuativo di 365 giorni. Il periodo di due anni inizia dal 364esimo giorno antecedente l’acquisto dell’immobile, fino al 365esimo giorno successivo alla transazione. Se il soggetto accumula i 183 giorni richiesti, potrà ricevere un rimborso del 2% della sovrattassa pagata.
Nel caso di acquisto dello stesso immobile in comproprietà, se uno solo degli acquirenti è non residente, la sovrattassa troverà applicazione, anche se gli altri comproprietari sono tutti residenti nel Regno Unito.
Vi è, tuttavia, un’eccezione per le coppie sposate che vivono insieme alla data di acquisto dell’immobile. Se uno dei coniugi non è residente mentre l’altro lo è, allora la sovrattassa non si applica.
Nel caso di acquisto dell’immobile da parte di una società, la residenza della società viene determinata secondo lo stesso procedimento adottato in relazione all’imposta sul reddito delle società. Di conseguenza, una società costituita nel Regno Unito sarà ivi considerata residente e, al contrario, una società costituita al di fuori del Regno Unito sarà considerata non residente.
Tuttavia, se la società costituita all’estero è controllata e gestita nel Regno Unito, allora sarà considerata residente in UK.
Allo stesso modo, se una società residente in UK è controllata da 5 (o meno) soci che non sono residenti nel Regno Unito, la società sarà considerata non residente.